25 ottobre: episode #7

27 Ott


Sta volta iniziamo dalla fine.
Nell’ultima parte della puntata di IndipendHappy dello scorso martedì 25 ottobre (sempre ovviamente su www.makemusic.it) si è parlato come di consueto di emergenze italiane.
L’Orso questa settimana mi ha fatto parlare di sé.
L’Orso si autodefinisce un “collettivo in continuo divenire, guidato da Mattia Barro, ventitreenne di Ivrea, la piccola città delle macchine da scrivere”. E’ uscito il primo Ep quest’anno a febbraio, intitolato “L’Adolescente” (scaricabile su Bandcamp).
Per me rientra sempre in quella categoria che amo definire “bucolico urbano”. Perché parla delle cose quotidiane di noi tutti con la semplicità di chi preferisce starsene sdraiato sul prato a guardare le nuvole. L’Orso non pretende di essere perfetto, non cerca il virtuosismo. L’Orso è, punto e basta.
Mi fa pensare al tempo libero, quando ce l’avevo…

Poi ci sono i nuovissimi romanissimi Love The Unicorn, allegrotti ed indie/pop. Anche loro hanno appena pubblicato un Ep omonimo d’esordio composto da 3 pezzi ( questo invece sta su rockit). Un bel ritorno all’estate fuori stagione. Vediamo cos’altro tireranno fuori.

Detto ciò la puntata era partita con uno scopo ben preciso, cioè parlare di IBRIDI. Ovviamente non senza il prezioso contributo di Nicola Orlandino e lo staff di Son Of Marketing, che partendo dalla recente collaborazione tra Lou Reed e Metallica, si è proposto di attraversare 60 anni di relazioni musicali e figli.
Parlando di Lou Reed, ci è piaciuto ricordarlo quando ancora capeggiava i Velvet Underground e se la cantava e se la suonava con la bella Nico in “Femme Fatale“.

Poi tra gli altri c’è stato David Sylvian che dagli anni ’80 ai primi 2000 ha collaborato a più riprese con Ryuichi Sakamoto, tirando fuori lavori pregevoli, frutto dell’unione di una perfetta classe canora del primo ad una grande tecnica e musicalità jazz/classica del secondo.

Jeff Buckley duettò con l’angelica Elizabeth Fraser dei Cocteau Twins e tutto ciò che resta è una registrazione acustica di “All Flowers In Time Bend Towards The Sun“; i Verdena invece si sono prestati per la realizzazione di una serie di cover insieme a Manuel Agnelli degli Afterhours, tra cui c’era anche “Across The Universe” dei Beatles.
Ma vogliamo parlare di Thom Yorke che ha prestato la voce agli UNKLE per il pezzo “Rabbit In Your Headlights“?
Attenzione al video che è un capolavoro!

Tra le collaborazioni attuali, giunge voce che Lana del Rey stia registrando un pezzo con Damon Albarn (Blur, Gorillaz) insieme ai suoi “soci” Richard Russell e Bobby Womack.

Russell e Womack si sono già immolati insieme ad Albarn recentemente, per una causa in Congo, che ha visto la nascita di un progetto dal nome “DRC MUSIC” e di un cd intitolato “Kinshasa One Two“, scaricabile on line su Warp dal 4 ottobre ed acquistabile fisicamente dall’8 novembre.
I Flaming Lips invece si cimentano in varie liaisons tra cui quella nata da una jam con il novello Neon Indian, che è poi diventata un vinile dal nome “The Flaming Lips with Neon Indian“(a mio avviso un pò estremo…sperimentare si, ma sempre che sia ascoltabile…)

Finiamo con un’uscita non proprio nuova.
Il 2010 ha visto il connubio Björk + Dirty Projectors per il lavoro “Mount Wittenberg Orca“, realizzato per devolvere dei fondi alla National Geographic Society per la salvaguardia della flora e della fauna oceanica. Dal 25 ottobre è disponibile in formato cd e vinile.
Frutto dell’ispirazione nata osservando l’oceano e le sue balene, queste tracce sono altrettanto immense, aperte e maestose.
Ho provato immensa meraviglia ascoltando la sesta traccia, “No Embrace“.

Come sempre la scaletta completa si trova qui e qui.

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